Bitonto. Eccezionalmente, oggi mercoledì 25 aprile, la Galleria Nazionale della Puglia aprirà al pubblico con i consueti orari: 9.00-20.00 (19.15 ultimo ingresso). Ingresso gratuito. L’importanza del nascente Museo è nella peculiarità del suo patrimonio che, per la forte presenza di artisti stranieri, si configura come offerta culturale eccentrica, nuova e stimolante rispetto ai tradizionali percorsi d’arte della maggior parte dei Musei storici italiani, in forte e quasi esclusiva connessione al territorio di appartenenza. Di grande interesse è la presenza di bozzetti e studi preparatori, di copie e repliche, peculiari di una raccolta di formazione recente e rinveniente tutta dal mercato antiquario e che, specie per i soggetti religiosi della grande pittura controriformata, costituiscono preziosi veicoli di conoscenza e di approfondimenti per la storia dell’arte. Prezioso il corpus di disegni che comprende inchiostri, pastelli, carboncini, matite sanguigne, acquerelli su carta o su pergamena, di artisti italiani ed europei, databili tra XVI e primi del XX secolo. Gli studi critici già editi, la schedatura, gli interventi sulla guida breve stanno a dar conto della estrema varietà e della complessità del patrimonio che si presenta allo stato attuale delle conoscenze. Nel contempo si intendono sollecitare e progettare nuove riflessioni e contributi, allargati a più studiosi e specialisti, che affrontino in maniera sistematica le molteplici questioni ancora aperte relativamente a problematiche attributive, a soggetti iconografici non individuati, a cronologie ed ambiti culturali in attesa di più certa definizione.Il progetto di ordinamento museale ha tentato di preservare la percezione ed il senso di patrimonio di collezione privata della raccolta, cercando di far emergere il filo conduttore che negli anni ha suggerito ai donatori gli acquisti, gli scambi, le scoperte. Pertanto, esso ha inteso suggerire più percorsi conoscitivi che, di volta in volta, assecondino o accendano attorno alle opere curiosità, desiderio di conoscenza, voglia di approfondire, di sperimentare, di ritornare a visitare il Museo.Il percorso di visita articolato in cinque sezioni, dal Cinquecento al Novecento, accoglie oltre 350 dipinti, ordinati secondo un criterio prevalentemente cronologico, ma in ragione anche dei contesti delle singole opere.Fuori percorso si presenta un delizioso frammentino di pittura su tavola con una Testa di Santa, pervenuto in donazione con una attribuzione orale di Federico Zeri al pittore trecentesco Giovanni da Rimini ma, nella qualità sinuosa della linea, più moderna dell’arcaico giottismo di Giovanni, a sottolineare, comunque, la fortuna in ambito collezionistico dei Primitivi italiani.Il Cinquecento è rappresentato da artisti tra cui spiccano El Greco e Giovan Filippo Criscuolo. Apre il secolo un piccolo gruppo di icone di pittori cretesi da riconnettere a quel fenomeno di circolarità di manufatti e di maestranze dopo la caduta di Costantinopoli in mano turca nel 1453 e la diaspora di pittori nell'Egeo, ma il corpus di opere del secolo si spinge anche verso centro-settentrione e Oltralpe a cominciare dal ritratto di San Carlo Borromeo di Giovanni Antonio Figino al San Giovanni Battista del fiammingo Jan Soens. La collezione, inoltre, presenta qualche bell’esempio di pittura veneta con un Ritratto di gentiluomo, che per l’altissima qualità rinvia allo splendido capitolo della ritrattistica di ambito tizianesco, e Maria Maddalena in estasi con due angelidi Damiano Mazza.Ben rappresentati sono “i due secoli d’oro” della grande pittura barocca del Seicento e Settecento. Oltre Artemisia ed Orazio Gentileschi, Beinaschi, Lanfranco, citiamo la bella tavola con Cristo deriso attribuita a Bernardino Mei, gli studi preparatori e i bozzetti come il modello per la pala del Martirio di sant’Erasmo di Poussin per San Pietro, il Martirio di san Lorenzo di Le Sueur per la grande pala già nella chiesa di Saint-Germain. L’Auxerrois a Parigi, oggi in collezione Buccleuch e Qeensbury, San Pietro liberato dal carcere di Vouet, di un originale perduto cui è affiancata la più tarda versione di Chrestien, il Sant’Antonio abate e san Paolo eremita nutriti da un corvo di Agostino Scilla. Ancora i ritratti di Baglione, Miel, Voet, e quello attribuito a Velazquez, le nature morte, le scene mitologiche. Per il Settecento insieme alla grande scuola napoletana, rappresentata, tra gli altri, da De Matteis, De Mura, Falciatore, Giaquinto, Giacinto Diano e Sebastiano Conca, sono presenti D’Anna e Mariano Rossi, Narici con il bozzetto per la pala di Marcianise, Batoni, Milani con lo studio per La morte di Oza. Singolare è l'apertura alla grande cultura europea, con Melendez e Lorenzo Tiepolo, Füssli, Hamilton, Gros, Delacroix, von Lenbach, Winterhalter.Altrettanto singolare è il nucleo di pitture dell'Ottocento ove pure - accanto a dipinti francesi, tedeschi, inglesi e danesi - spicca un cospicuo numero di opere italiane di ambito essenzialmente meridionale, con particolare riguardo agli artisti napoletani e pugliesi, settore quest’ultimo che solo da pochi decenni riceve finalmente le dovute attenzioni dalla critica: da Gioacchino Toma a Giuseppe De Nittis, da Domenico Morelli a Giuseppe Casciaro a Francesco Netti, da Federico Rossano a Ulisse Caputo, da Salvatore Fergola a Michele Cammarano, a Mancinelli, infine i numerosissimi disegni. Relativamente all’arte contemporanea, accanto a Bernard, De Carolis, Sartorio, Marasco, Speranza, sono da registrare le singolari presenze di Joseph Stella e Beatrice Wood, di cui nella donazione sono cinque tra acquerelli e pastelli che documentano gli interessi per la cultura d’Oltreoceano dei collezionisti. Ai disegni, che richiedono una diversa modalità di fruizione e di salvaguardia e ai dipinti, che si è deciso al momento di non esporre, saranno dedicati un ambiente attrezzato con cassettiere idonee per la corretta conservazione, la consultazione e lo studio, postazioni informatiche per interrogare la banca dati dell’intera collezione, infine depositi attrezzati e visitabili.
Bitonto. Sabato 28, ore 17.30 ritorna “Puglia Nostra”. In visita nello splendido CENTRO STORICO DI BITONTO per una giornata di arte, gusto e divertimento con visita alla Cattedrale, al Torrione, allo splendido palazzo Sylos-Calò. Non sì può escludere una sosta per degustare il bocconotto, dolce locale a base di ricotta e un’ulteriore passeggiata alla ricerca di altri splendidi scorci come le mura aragonesi e la Porta Baresana. Costo: 10 euroPunto d’incontro: Porta Baresana- Cattedrale- Torrione- Palazzo Sylos – Calò- Mura AragonesiCome PRENOTARE: Inviando una mail a info@pugliarte.it e/o chiamando o mandando un sms o whatsapp al 3403394708 indicando il numero di partecipanti, un cognome e un numero di telefono.
Bitonto. “Si accorciano le distanze fra mondo del sapere e mondo del fare”. Il nuovo Centro Tecnologico “FabLab Poliba” di Bitonto, da oggi, è un realtà. A tagliare il nastro durante la cerimonia inaugurale di stamattina, il Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, insieme ai referenti istituzionali intervenuti, in primis il Sindaco metropolitano, Antonio Decaro, il Magnifico Rettore del Politecnico, Eugenio di Sciascio, il commissario straordinario dell’agenzia ARTI Puglia, Vito Albino. Presente anche l’Assessore alla Innovazione tecnologica del comune di Matera, Enzo Acito, intervenuto proprio per consolidare quel percorso già intrapreso dalle due città, la capitale della cultura 2019 e la finalista per il 2020, Bitonto, deputata, ora, a rivestire il ruolo di ‘capitale per il Mezzogiorno’. Le Autorità hanno visitato la nuova e moderna struttura di ‘fabbricazione digitale’, partendo dal laboratorio delle grandi macchine - come l’enorme fresa per tagliare legno e metalli, i pantografi a controllo numerico, le stampanti digitali per la manifattura additiva - fino alla sala conferenza, agli uffici, agli spazi di coworking e al centro direzionale del piano superiore. Il 90% dell’arredamento è autoprodotto all’interno del centro, grazie agli stessi macchinari e robot presenti, ma tutt’altro che asettico e impersonale, l’ambiente di lavoro è “estremamente stimolante con una vista sulla distesa dei nostri ulivi ed una intera parete ricoperta dalle foto dei ragazzi del FabLab, vera anima di questo luogo”, ha avuto modo di dire il Sindaco Abbaticchio che ha sottolineato, appunto, “l’inutilità di creare contenitori culturali se questi non vengono resi davvero a misura di chi dovrà andare a riempirli di contenuti”. “La Politica ha il compito di accorciare le distanze fra mondo del sapere e mondo del fare. Ed è quello che viene fatto in questo centro dove, sostanzialmente, si da la possibilità a chiunque abbia una buona idea, di vederla realizzata”, sono state, invece, le parole del Sindaco della Città Metropolitana di Bari, al cui intervento ha fatto seguito quello del Rettore di Sciascio: “Si parla di carenza di opportunità per i giovani, ma la cosa ancora più triste è l’assenza di speranza di opportunità. Questo polo, da oggi, è proprio questo: un faro di speranza al futuro”. Il Centro verrà gestito dal soggetto aggiudicatario Fablab; al Politecnico di Bari sarà affidato il coordinamento del dipartimento formativo, il Comune di Bitonto, invece, sulla scorta di una delibera di Consiglio Comunale, si farà carico di tutte le spese relative a utenze e amministrazione. “Abbiamo cercato altri esempi di Comuni che abbiano investito in maniera diretta nell’innovazione e nella ricerca come ha fatto quello di Bitonto e non ne abbiamo trovati”, ha sottolineato, infatti, Abbaticchio che, tuttavia, ha evidenziato come il FabLab non sarà solo un contenitore di idee e progetti ma anche un reale punto di connessione con l’imprenditoria locale alla quale, anzi, il Primo Cittadino ha mosso un appello: quello a rivolgersi ai ragazzi che lavoreranno all’interno del FabLab per sottoporre loro ogni sorta di problematica e richiesta e contribuire, in tal modo, alla promozione di un vero e proprio indotto commerciale frutto di questa sinergia. Soddisfazione, naturalmente, è stata espressa dal direttore del FabLab Poliba, Nicola Parisi e dai ragazzi del team: “Ci sentiamo come gli amici che giocavano la partitella della domenica che, improvvisamente, si sono ritrovati in Champions League a giocare nello stadio del Barcellona. In questo luogo, l’etica ci farà sempre da guida”.
Bitonto. Oggi alle ore 11, sarà inaugurato ufficialmente il nuovo Centro Tecnologico per la Fabbricazione Digitale “FabLab Poliba”, che ha sede a Bitonto in via delle Nazioni (zona artigianale). Al taglio del nastro del laboratorio, frutto della collaborazione tra Comune di Bitonto e Politecnico di Bari, insieme al sindaco di Bitonto Michele ABBATICCHIO, al rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio e al direttore del FabLab Poliba Nicola Parisi, interverranno rappresentanti della Regione Puglia (il vicepresidente Antonio NUNZIANTE, gli assessori Raffaele PIEMONTESE e Alfonsino PISICCHIO, e il commissario straordinario dell’agenzia ARTI Puglia Vito ALBINO), della Città Metropolitana di Bari (il sindaco e presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro) e della Città di Matera (il sindaco Raffaello DE RUGGIERI e l'assessore all'innovazione Enzo ACITO). Il laboratorio, creato grazie all’impegno del Comune di Bitonto, che vi ha investito propri fondi di bilancio e si fa carico dei costi di gestione, sarà centro per la fabbricazione digitale a servizio dell’intera area metropolitana di Bari e punto di riferimento sui temi dell’avanzamento tecnologico interdisciplinare nei settori della formazione e della ricerca, rivolgendosi al mondo della scuola, dell’università e dell’impresa. Nella visione strategica del Politecnico di Bari e del Comune di Bitonto, che in questo modo si propone come esempio virtuoso di ente locale che investe in ricerca innovazione e cultura in piena controtendenza con il trend nazionale, il Centro si propone come il più grande polo tecnologico e hub di innovazione culturale di questo tipo nel Sud Italia. La struttura è dotata di attrezzature per la fabbricazione digitale (pantografi a controllo numerico, taglio laser, robotica, stampanti per manifattura additiva anche di grandi dimensioni) e di spazi per il coworking, meeting e convention. Sarà gestita dal soggetto aggiudicatario Fablab; al Politecnico di Bari sarà affidata la gestione scientifica del dipartimento formativo. La holding romana che amministra anche il gruppo ‘Cinecittà Studios’ gestirà un incubatore d'impresa digitale al piano superiore. Nelle parole del sindaco Abbaticchio la grande soddisfazione per questo importante traguardo: «Già 15 anni fa, ho visto i miei amici partire per ‘andare a cercare lavoro altrove’. E già da 15 anni ho sentito mille volte la bugia ‘Magari dopo i primi tempi riesco a tornare’. In tutti questi anni, la ‘storia’ non è mai cambiata, anzi, negli anni, si è ripetuta quasi sempre invariata, eccetto nei nomi e nei volti dei protagonisti. Sempre giovanissimi. Ecco perché questa inaugurazione ha una valenza particolare e sentita per me e so che molti, troppi giovani, meno giovani, neolaureati, genitori mi capiranno. Non si tratta solo di aprire un ‘contenitore’ culturale e scientifico che i talenti locali riempiranno di ‘contenuti’, non si tratta di riconsegnare uno spazio alla città, né di creare semplicemente un nuovo polo produttivo. Se, con la realizzazione del Centro Tecnologico saremo in grado di trattenere qui anche solo qualcuno di quei giovani cervelli che sarebbero andati ‘altrove’, avremo cambiato anche una sola vita, avremo raggiunto un piccolo ma significativo traguardo, avremo avuto un segnale che le cose possono cambiare! Io ci credo. Il percorso è lungo, ma da qualche parte bisogna pur incominciare. E questo è solo l’inizio».
Bitonto. Dopo il successo del primo appuntamento in marzo l’Assessorato alla mobilità sostenibile propone per domenica 22 aprile una nuova passeggiata nelle parti più antiche e meno conosciute del centro storico di Bitonto. L’evento, realizzato nell’ambito dell’iniziativa nazionale Primavera della Mobilità Dolce 2018, si avvale della collaborazione delle associazioni Fare Verde, Cenacolo dei Poeti, Folkemigra, WWF Terre dei Peuceti, Bitonto da riscoprire, A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) e SASS (Servizi Ausiliari per la Sicurezza Stradale e Sociale), e dei Comitati di Quartiere 1, 2, 3, 4, 6 e 9. Il percorso di trekking urbano lungo circa 4 chilometri avrà come punto di partenza e di arrivo piazza Cavour (ritrovo alle ore 17.30 e via alle ore 17.45): toccherà strade, vicoli, piazze e angoli suggestivi del centro antico, proponendo anche soste in corti e palazzi storici per intermezzi di musica e racconti della tradizione. Gli organizzatori stimano la presenza di 200-300 partecipanti. Si raccomanda un abbigliamento comodo per camminare. “La partecipazione a queste iniziative – dichiara l’assessore alla mobilità sostenibile, Rosa Calò – ci convince della bontà della nostra scelta di investire nella promozione e nella crescita della mobilità dolce, non motorizzata. Credo che, come accaduto domenica scorsa con la prima entusiasmante edizione di Monumenti Aperti, ci sia bisogno di riappropriarsi della conoscenza del nostro immenso patrimonio storico e architettonico, per garantirci un futuro più sostenibile e amico della natura e della cultura. Queste passeggiate, realizzate grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato cittadine e dei Comitati di quartiere, rappresentano in questo senso un’ulteriore occasione per consolidare questo virtuoso percorso di crescita della nostra città”. Il percorso in dettaglio: Piazza Cavour (partenza – ore 17,45) - via Sedile - Corte S. Angelo - Piazzetta Sylos - via Mozzicugno - Bonomo Astrologo - Corte Losito - Vico Storto S. Pietro Nuovo - Corte Lucertola - Corte Rovriccio - via S. Giorgio - via Muro Porta Robustina - piazza Caduti del Terrorismo - via porta Robustina - via Maggiore - vico S. Silvestro - piazza S. Silvestro - via Ingannamorte - via Maggiore - arco del Silenzio - via S. Antuono - via del Sasso - largo Fortinguerra - via S. Andrea - Mura del Macello - Via s. Andrea - corte Pau' - via Porta Robustina - via delle Marteri - via Martucci - via Carafa - Piazza Accademia degli Infiammati - via Carafa - Vico Storto S. Pietro Nuovo - via Planelli - via Giannone - Vico S. Paolo - via Saponieri - via Sedile - Arco Pinto - Piazzetta G. Donadio - via Amedeo - Vico Storto - corte Maffei - via De Ferraris - Piazza Cavour (arrivo – ore 21).
Bitonto. “L’ultima notte di Frederico” in scena al teatro comunale “Tommaso Traetta” di Bitonto il 27 aprile, ore 18,30. Una scomoda verità. Note di presentazione del dramma storico di Nicola Fiorino Tucci. Fine novembre 1250, Puglie, Terra di Capitanata: Federico II, re ed imperatore, è da qualche giorno impegnato in estenuanti battute di caccia forse anche per dimenticare alcune recenti amarezze e sconfitte. Sta per compiere 56 anni ma il suo fisico è forte e temprato eppure, all’improvviso, si ammala: febbre, dissenteria, svenimenti. Lo portano nella domus imperiale di castel di Fiorentino, a dieci chilometri da Lucera, città a lui molto cara. Nei giorni successivi il quadro clinico sembra migliorare quando, invece, la notte del 13 dicembre 1250, lo Stupor Mundi, come lo definiscono in tanti, dopo aver mangiato delle “pere collo zuccaro”, muore, lasciando una situazione dinastica e politica niente affatto chiara. La Storia ci dice che i suoi possedimenti si divideranno in due tronconi: l’Impero di Germania (o quel che ne resta) spetta a Corrado IV, figlio legittimo di Federico, e il Regnum Italiae (così definito da lui stesso) cade nelle mani di Manfredi, suo figlio illegittimo. Ma, a parte le successive vicende storiche a tutti ben note, è lecito chiedersi cosa accadde quella notte del 13 dicembre 1250, nel castel di Fiorentino vicino Lucera: fu, quella di Federico, morte dovuta ad un evento naturale o causata, come sosterranno subito i suoi numerosi nemici, da soffocamento? Insomma, malattia o regicidio? Le cronache pervenuteci da quell’epoca così lontana ricordano che, quella sera di santa Lucia, nella domus imperiale di Fiorentino c’erano ad assistere l’Imperatore i suoi più stretti collaboratori: Berardo di Castanea, arcivescovo di Palermo, un suo maggiordomo, la sua quinta moglie, Bianca Lancia, e l’astrologo di corte, mastro Teodoro; ai quali immaginiamo si siano aggiunti Ciullo da Trani, uno dei tanti intellettuali che frequentavano la sua corte, e Pietro Ispano, un medico (o fisico, come lo si chiamava all’epoca). In totale, sei personaggi, che si fiutano e si studiano a vicenda nell’attesa di conoscere chi raccoglierà l’eredità del Regno Meridionale, fra ricordi, polemiche, rancori, illazioni e ipocrisie. Quando poi, a notte fonda, sopraggiunge Manfredi, il figlio bastardo di Bianca e Federico, tutti capiscono che il gioco è ormai finito. Ed il trono definitivamente occupato.
Bitonto. Eccezionalmente, oggi mercoledì 25 aprile, la Galleria Nazionale della Puglia aprirà al pubblico con i consueti orari: 9.00-20.00 (19.15 ultimo ingresso). Ingresso gratuito. L’importanza del nascente Museo è nella peculiarità del suo patrimonio che, per la forte presenza di artisti stranieri, si configura come offerta culturale eccentrica, nuova e stimolante rispetto ai tradizionali percorsi d’arte della maggior parte dei Musei storici italiani, in forte e quasi esclusiva connessione al territorio di appartenenza. Di grande interesse è la presenza di bozzetti e studi preparatori, di copie e repliche, peculiari di una raccolta di formazione recente e rinveniente tutta dal mercato antiquario e che, specie per i soggetti religiosi della grande pittura controriformata, costituiscono preziosi veicoli di conoscenza e di approfondimenti per la storia dell’arte. Prezioso il corpus di disegni che comprende inchiostri, pastelli, carboncini, matite sanguigne, acquerelli su carta o su pergamena, di artisti italiani ed europei, databili tra XVI e primi del XX secolo. Gli studi critici già editi, la schedatura, gli interventi sulla guida breve stanno a dar conto della estrema varietà e della complessità del patrimonio che si presenta allo stato attuale delle conoscenze. Nel contempo si intendono sollecitare e progettare nuove riflessioni e contributi, allargati a più studiosi e specialisti, che affrontino in maniera sistematica le molteplici questioni ancora aperte relativamente a problematiche attributive, a soggetti iconografici non individuati, a cronologie ed ambiti culturali in attesa di più certa definizione.Il progetto di ordinamento museale ha tentato di preservare la percezione ed il senso di patrimonio di collezione privata della raccolta, cercando di far emergere il filo conduttore che negli anni ha suggerito ai donatori gli acquisti, gli scambi, le scoperte. Pertanto, esso ha inteso suggerire più percorsi conoscitivi che, di volta in volta, assecondino o accendano attorno alle opere curiosità, desiderio di conoscenza, voglia di approfondire, di sperimentare, di ritornare a visitare il Museo.Il percorso di visita articolato in cinque sezioni, dal Cinquecento al Novecento, accoglie oltre 350 dipinti, ordinati secondo un criterio prevalentemente cronologico, ma in ragione anche dei contesti delle singole opere.Fuori percorso si presenta un delizioso frammentino di pittura su tavola con una Testa di Santa, pervenuto in donazione con una attribuzione orale di Federico Zeri al pittore trecentesco Giovanni da Rimini ma, nella qualità sinuosa della linea, più moderna dell’arcaico giottismo di Giovanni, a sottolineare, comunque, la fortuna in ambito collezionistico dei Primitivi italiani.Il Cinquecento è rappresentato da artisti tra cui spiccano El Greco e Giovan Filippo Criscuolo. Apre il secolo un piccolo gruppo di icone di pittori cretesi da riconnettere a quel fenomeno di circolarità di manufatti e di maestranze dopo la caduta di Costantinopoli in mano turca nel 1453 e la diaspora di pittori nell'Egeo, ma il corpus di opere del secolo si spinge anche verso centro-settentrione e Oltralpe a cominciare dal ritratto di San Carlo Borromeo di Giovanni Antonio Figino al San Giovanni Battista del fiammingo Jan Soens. La collezione, inoltre, presenta qualche bell’esempio di pittura veneta con un Ritratto di gentiluomo, che per l’altissima qualità rinvia allo splendido capitolo della ritrattistica di ambito tizianesco, e Maria Maddalena in estasi con due angelidi Damiano Mazza.Ben rappresentati sono “i due secoli d’oro” della grande pittura barocca del Seicento e Settecento. Oltre Artemisia ed Orazio Gentileschi, Beinaschi, Lanfranco, citiamo la bella tavola con Cristo deriso attribuita a Bernardino Mei, gli studi preparatori e i bozzetti come il modello per la pala del Martirio di sant’Erasmo di Poussin per San Pietro, il Martirio di san Lorenzo di Le Sueur per la grande pala già nella chiesa di Saint-Germain. L’Auxerrois a Parigi, oggi in collezione Buccleuch e Qeensbury, San Pietro liberato dal carcere di Vouet, di un originale perduto cui è affiancata la più tarda versione di Chrestien, il Sant’Antonio abate e san Paolo eremita nutriti da un corvo di Agostino Scilla. Ancora i ritratti di Baglione, Miel, Voet, e quello attribuito a Velazquez, le nature morte, le scene mitologiche. Per il Settecento insieme alla grande scuola napoletana, rappresentata, tra gli altri, da De Matteis, De Mura, Falciatore, Giaquinto, Giacinto Diano e Sebastiano Conca, sono presenti D’Anna e Mariano Rossi, Narici con il bozzetto per la pala di Marcianise, Batoni, Milani con lo studio per La morte di Oza. Singolare è l'apertura alla grande cultura europea, con Melendez e Lorenzo Tiepolo, Füssli, Hamilton, Gros, Delacroix, von Lenbach, Winterhalter.Altrettanto singolare è il nucleo di pitture dell'Ottocento ove pure - accanto a dipinti francesi, tedeschi, inglesi e danesi - spicca un cospicuo numero di opere italiane di ambito essenzialmente meridionale, con particolare riguardo agli artisti napoletani e pugliesi, settore quest’ultimo che solo da pochi decenni riceve finalmente le dovute attenzioni dalla critica: da Gioacchino Toma a Giuseppe De Nittis, da Domenico Morelli a Giuseppe Casciaro a Francesco Netti, da Federico Rossano a Ulisse Caputo, da Salvatore Fergola a Michele Cammarano, a Mancinelli, infine i numerosissimi disegni. Relativamente all’arte contemporanea, accanto a Bernard, De Carolis, Sartorio, Marasco, Speranza, sono da registrare le singolari presenze di Joseph Stella e Beatrice Wood, di cui nella donazione sono cinque tra acquerelli e pastelli che documentano gli interessi per la cultura d’Oltreoceano dei collezionisti. Ai disegni, che richiedono una diversa modalità di fruizione e di salvaguardia e ai dipinti, che si è deciso al momento di non esporre, saranno dedicati un ambiente attrezzato con cassettiere idonee per la corretta conservazione, la consultazione e lo studio, postazioni informatiche per interrogare la banca dati dell’intera collezione, infine depositi attrezzati e visitabili.
Bitonto. Sabato 28, ore 17.30 ritorna “Puglia Nostra”. In visita nello splendido CENTRO STORICO DI BITONTO per una giornata di arte, gusto e divertimento con visita alla Cattedrale, al Torrione, allo splendido palazzo Sylos-Calò. Non sì può escludere una sosta per degustare il bocconotto, dolce locale a base di ricotta e un’ulteriore passeggiata alla ricerca di altri splendidi scorci come le mura aragonesi e la Porta Baresana. Costo: 10 euroPunto d’incontro: Porta Baresana- Cattedrale- Torrione- Palazzo Sylos – Calò- Mura AragonesiCome PRENOTARE: Inviando una mail a info@pugliarte.it e/o chiamando o mandando un sms o whatsapp al 3403394708 indicando il numero di partecipanti, un cognome e un numero di telefono.
Bitonto. “Si accorciano le distanze fra mondo del sapere e mondo del fare”. Il nuovo Centro Tecnologico “FabLab Poliba” di Bitonto, da oggi, è un realtà. A tagliare il nastro durante la cerimonia inaugurale di stamattina, il Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, insieme ai referenti istituzionali intervenuti, in primis il Sindaco metropolitano, Antonio Decaro, il Magnifico Rettore del Politecnico, Eugenio di Sciascio, il commissario straordinario dell’agenzia ARTI Puglia, Vito Albino. Presente anche l’Assessore alla Innovazione tecnologica del comune di Matera, Enzo Acito, intervenuto proprio per consolidare quel percorso già intrapreso dalle due città, la capitale della cultura 2019 e la finalista per il 2020, Bitonto, deputata, ora, a rivestire il ruolo di ‘capitale per il Mezzogiorno’. Le Autorità hanno visitato la nuova e moderna struttura di ‘fabbricazione digitale’, partendo dal laboratorio delle grandi macchine - come l’enorme fresa per tagliare legno e metalli, i pantografi a controllo numerico, le stampanti digitali per la manifattura additiva - fino alla sala conferenza, agli uffici, agli spazi di coworking e al centro direzionale del piano superiore. Il 90% dell’arredamento è autoprodotto all’interno del centro, grazie agli stessi macchinari e robot presenti, ma tutt’altro che asettico e impersonale, l’ambiente di lavoro è “estremamente stimolante con una vista sulla distesa dei nostri ulivi ed una intera parete ricoperta dalle foto dei ragazzi del FabLab, vera anima di questo luogo”, ha avuto modo di dire il Sindaco Abbaticchio che ha sottolineato, appunto, “l’inutilità di creare contenitori culturali se questi non vengono resi davvero a misura di chi dovrà andare a riempirli di contenuti”. “La Politica ha il compito di accorciare le distanze fra mondo del sapere e mondo del fare. Ed è quello che viene fatto in questo centro dove, sostanzialmente, si da la possibilità a chiunque abbia una buona idea, di vederla realizzata”, sono state, invece, le parole del Sindaco della Città Metropolitana di Bari, al cui intervento ha fatto seguito quello del Rettore di Sciascio: “Si parla di carenza di opportunità per i giovani, ma la cosa ancora più triste è l’assenza di speranza di opportunità. Questo polo, da oggi, è proprio questo: un faro di speranza al futuro”. Il Centro verrà gestito dal soggetto aggiudicatario Fablab; al Politecnico di Bari sarà affidato il coordinamento del dipartimento formativo, il Comune di Bitonto, invece, sulla scorta di una delibera di Consiglio Comunale, si farà carico di tutte le spese relative a utenze e amministrazione. “Abbiamo cercato altri esempi di Comuni che abbiano investito in maniera diretta nell’innovazione e nella ricerca come ha fatto quello di Bitonto e non ne abbiamo trovati”, ha sottolineato, infatti, Abbaticchio che, tuttavia, ha evidenziato come il FabLab non sarà solo un contenitore di idee e progetti ma anche un reale punto di connessione con l’imprenditoria locale alla quale, anzi, il Primo Cittadino ha mosso un appello: quello a rivolgersi ai ragazzi che lavoreranno all’interno del FabLab per sottoporre loro ogni sorta di problematica e richiesta e contribuire, in tal modo, alla promozione di un vero e proprio indotto commerciale frutto di questa sinergia. Soddisfazione, naturalmente, è stata espressa dal direttore del FabLab Poliba, Nicola Parisi e dai ragazzi del team: “Ci sentiamo come gli amici che giocavano la partitella della domenica che, improvvisamente, si sono ritrovati in Champions League a giocare nello stadio del Barcellona. In questo luogo, l’etica ci farà sempre da guida”.
Bitonto. Oggi alle ore 11, sarà inaugurato ufficialmente il nuovo Centro Tecnologico per la Fabbricazione Digitale “FabLab Poliba”, che ha sede a Bitonto in via delle Nazioni (zona artigianale). Al taglio del nastro del laboratorio, frutto della collaborazione tra Comune di Bitonto e Politecnico di Bari, insieme al sindaco di Bitonto Michele ABBATICCHIO, al rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio e al direttore del FabLab Poliba Nicola Parisi, interverranno rappresentanti della Regione Puglia (il vicepresidente Antonio NUNZIANTE, gli assessori Raffaele PIEMONTESE e Alfonsino PISICCHIO, e il commissario straordinario dell’agenzia ARTI Puglia Vito ALBINO), della Città Metropolitana di Bari (il sindaco e presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro) e della Città di Matera (il sindaco Raffaello DE RUGGIERI e l'assessore all'innovazione Enzo ACITO). Il laboratorio, creato grazie all’impegno del Comune di Bitonto, che vi ha investito propri fondi di bilancio e si fa carico dei costi di gestione, sarà centro per la fabbricazione digitale a servizio dell’intera area metropolitana di Bari e punto di riferimento sui temi dell’avanzamento tecnologico interdisciplinare nei settori della formazione e della ricerca, rivolgendosi al mondo della scuola, dell’università e dell’impresa. Nella visione strategica del Politecnico di Bari e del Comune di Bitonto, che in questo modo si propone come esempio virtuoso di ente locale che investe in ricerca innovazione e cultura in piena controtendenza con il trend nazionale, il Centro si propone come il più grande polo tecnologico e hub di innovazione culturale di questo tipo nel Sud Italia. La struttura è dotata di attrezzature per la fabbricazione digitale (pantografi a controllo numerico, taglio laser, robotica, stampanti per manifattura additiva anche di grandi dimensioni) e di spazi per il coworking, meeting e convention. Sarà gestita dal soggetto aggiudicatario Fablab; al Politecnico di Bari sarà affidata la gestione scientifica del dipartimento formativo. La holding romana che amministra anche il gruppo ‘Cinecittà Studios’ gestirà un incubatore d'impresa digitale al piano superiore. Nelle parole del sindaco Abbaticchio la grande soddisfazione per questo importante traguardo: «Già 15 anni fa, ho visto i miei amici partire per ‘andare a cercare lavoro altrove’. E già da 15 anni ho sentito mille volte la bugia ‘Magari dopo i primi tempi riesco a tornare’. In tutti questi anni, la ‘storia’ non è mai cambiata, anzi, negli anni, si è ripetuta quasi sempre invariata, eccetto nei nomi e nei volti dei protagonisti. Sempre giovanissimi. Ecco perché questa inaugurazione ha una valenza particolare e sentita per me e so che molti, troppi giovani, meno giovani, neolaureati, genitori mi capiranno. Non si tratta solo di aprire un ‘contenitore’ culturale e scientifico che i talenti locali riempiranno di ‘contenuti’, non si tratta di riconsegnare uno spazio alla città, né di creare semplicemente un nuovo polo produttivo. Se, con la realizzazione del Centro Tecnologico saremo in grado di trattenere qui anche solo qualcuno di quei giovani cervelli che sarebbero andati ‘altrove’, avremo cambiato anche una sola vita, avremo raggiunto un piccolo ma significativo traguardo, avremo avuto un segnale che le cose possono cambiare! Io ci credo. Il percorso è lungo, ma da qualche parte bisogna pur incominciare. E questo è solo l’inizio».
Bitonto. Dopo il successo del primo appuntamento in marzo l’Assessorato alla mobilità sostenibile propone per domenica 22 aprile una nuova passeggiata nelle parti più antiche e meno conosciute del centro storico di Bitonto. L’evento, realizzato nell’ambito dell’iniziativa nazionale Primavera della Mobilità Dolce 2018, si avvale della collaborazione delle associazioni Fare Verde, Cenacolo dei Poeti, Folkemigra, WWF Terre dei Peuceti, Bitonto da riscoprire, A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) e SASS (Servizi Ausiliari per la Sicurezza Stradale e Sociale), e dei Comitati di Quartiere 1, 2, 3, 4, 6 e 9. Il percorso di trekking urbano lungo circa 4 chilometri avrà come punto di partenza e di arrivo piazza Cavour (ritrovo alle ore 17.30 e via alle ore 17.45): toccherà strade, vicoli, piazze e angoli suggestivi del centro antico, proponendo anche soste in corti e palazzi storici per intermezzi di musica e racconti della tradizione. Gli organizzatori stimano la presenza di 200-300 partecipanti. Si raccomanda un abbigliamento comodo per camminare. “La partecipazione a queste iniziative – dichiara l’assessore alla mobilità sostenibile, Rosa Calò – ci convince della bontà della nostra scelta di investire nella promozione e nella crescita della mobilità dolce, non motorizzata. Credo che, come accaduto domenica scorsa con la prima entusiasmante edizione di Monumenti Aperti, ci sia bisogno di riappropriarsi della conoscenza del nostro immenso patrimonio storico e architettonico, per garantirci un futuro più sostenibile e amico della natura e della cultura. Queste passeggiate, realizzate grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato cittadine e dei Comitati di quartiere, rappresentano in questo senso un’ulteriore occasione per consolidare questo virtuoso percorso di crescita della nostra città”. Il percorso in dettaglio: Piazza Cavour (partenza – ore 17,45) - via Sedile - Corte S. Angelo - Piazzetta Sylos - via Mozzicugno - Bonomo Astrologo - Corte Losito - Vico Storto S. Pietro Nuovo - Corte Lucertola - Corte Rovriccio - via S. Giorgio - via Muro Porta Robustina - piazza Caduti del Terrorismo - via porta Robustina - via Maggiore - vico S. Silvestro - piazza S. Silvestro - via Ingannamorte - via Maggiore - arco del Silenzio - via S. Antuono - via del Sasso - largo Fortinguerra - via S. Andrea - Mura del Macello - Via s. Andrea - corte Pau' - via Porta Robustina - via delle Marteri - via Martucci - via Carafa - Piazza Accademia degli Infiammati - via Carafa - Vico Storto S. Pietro Nuovo - via Planelli - via Giannone - Vico S. Paolo - via Saponieri - via Sedile - Arco Pinto - Piazzetta G. Donadio - via Amedeo - Vico Storto - corte Maffei - via De Ferraris - Piazza Cavour (arrivo – ore 21).
Bitonto. “L’ultima notte di Frederico” in scena al teatro comunale “Tommaso Traetta” di Bitonto il 27 aprile, ore 18,30. Una scomoda verità. Note di presentazione del dramma storico di Nicola Fiorino Tucci. Fine novembre 1250, Puglie, Terra di Capitanata: Federico II, re ed imperatore, è da qualche giorno impegnato in estenuanti battute di caccia forse anche per dimenticare alcune recenti amarezze e sconfitte. Sta per compiere 56 anni ma il suo fisico è forte e temprato eppure, all’improvviso, si ammala: febbre, dissenteria, svenimenti. Lo portano nella domus imperiale di castel di Fiorentino, a dieci chilometri da Lucera, città a lui molto cara. Nei giorni successivi il quadro clinico sembra migliorare quando, invece, la notte del 13 dicembre 1250, lo Stupor Mundi, come lo definiscono in tanti, dopo aver mangiato delle “pere collo zuccaro”, muore, lasciando una situazione dinastica e politica niente affatto chiara. La Storia ci dice che i suoi possedimenti si divideranno in due tronconi: l’Impero di Germania (o quel che ne resta) spetta a Corrado IV, figlio legittimo di Federico, e il Regnum Italiae (così definito da lui stesso) cade nelle mani di Manfredi, suo figlio illegittimo. Ma, a parte le successive vicende storiche a tutti ben note, è lecito chiedersi cosa accadde quella notte del 13 dicembre 1250, nel castel di Fiorentino vicino Lucera: fu, quella di Federico, morte dovuta ad un evento naturale o causata, come sosterranno subito i suoi numerosi nemici, da soffocamento? Insomma, malattia o regicidio? Le cronache pervenuteci da quell’epoca così lontana ricordano che, quella sera di santa Lucia, nella domus imperiale di Fiorentino c’erano ad assistere l’Imperatore i suoi più stretti collaboratori: Berardo di Castanea, arcivescovo di Palermo, un suo maggiordomo, la sua quinta moglie, Bianca Lancia, e l’astrologo di corte, mastro Teodoro; ai quali immaginiamo si siano aggiunti Ciullo da Trani, uno dei tanti intellettuali che frequentavano la sua corte, e Pietro Ispano, un medico (o fisico, come lo si chiamava all’epoca). In totale, sei personaggi, che si fiutano e si studiano a vicenda nell’attesa di conoscere chi raccoglierà l’eredità del Regno Meridionale, fra ricordi, polemiche, rancori, illazioni e ipocrisie. Quando poi, a notte fonda, sopraggiunge Manfredi, il figlio bastardo di Bianca e Federico, tutti capiscono che il gioco è ormai finito. Ed il trono definitivamente occupato.
BITONTO. Sabato 21 aprile 2018, alle ore 11, sarà inaugurato ufficialmente il nuovo Centro Tecnologico per la Fabbricazione Digitale “FabLab Poliba”, che ha sede a Bitonto in via delle Nazioni (zona artigianale). Cogestito dal Comune di Bitonto e dal Politecnico di Bari il laboratorio punta a diventare punto di riferimento per l’intera comunità dell’area metropolitana sui temi dell’avanzamento tecnologico interdisciplinare nei settori della formazione e della ricerca, rivolgendosi al mondo della scuola, dell’università e dell’impresa. La struttura è dotata di attrezzature per la fabbricazione digitale (pantografi a controllo numerico, taglio laser, robotica, stampanti per manifattura additiva anche di grandi dimensioni) e di spazi per il coworking, meeting e convention. All’evento inaugurale sono previsti gli interventi del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del sindaco metropolitano e presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro, del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, del rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, e del direttore del FabLab Poliba, Nicola Parisi. “Il FabLab Poliba - spiega il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - nasce per sostenere l’innovazione e la cultura digitale applicata al potenziamento di tutte le risorse del nostro territorio, proponendosi come incubatore per la crescita e la competitività al servizio di tutta l’area metropolitana di Bari”. "Il Comune di Bitonto - sottolinea, poi, Abbaticchio - è uno dei pochi comuni italiani che ha deciso di investire, con fondi propri e con fondi europei, direttamente nella ricerca e nella innovazione. Consegna alla comunità metropolitana una opportunità di lavoro per tanti giovani che hanno idee brillanti e vogliono misurarle direttamente sul mercato, senza investire grandi capitali, ma avendo la possibilità di trovare il successo con l'aiuto del proprio talento. Ovvero la mission dello stesso piano strategico metropolitano. Venite a scoprire Bitonto".
Bitonto. La visita di Papa Francesco a Molfetta, la mattina venerdì 20 aprile p.v., richiamerà in città numerosi fedeli: alcune informazioni utili per vivere questo giorno di festa. (www.papafrancescomolfetta.it/informazioni-utili e www.papamolfetta.it). LIMITI ALLA CIRCOLAZIONE - Nella zona dell’evento o di massima sicurezza o zona rossa (da P.zza Garibaldi a Trav. San Domenico - Nuova Capitaneria e Banchina Seminario - Vecchia Capitaneria), opererà il divieto di circolazione assoluta veicolare (compresi motocicli e ciclomotori), dalle ore 20,00 di giovedì 19 aprile sino alle ore 16,00 del 20 aprile. All’interno di quest’area ed in tutto il centro storico le auto non potranno neppure sostare, pena la rimozione forzata. Mentre nell’area riservata o zona gialla, compresa tra lungomare M.A. Colonna nel tratto da Via N. Altamura, Via Piave, Via Trieste, Via F. Cavallotti, Via Respa, Via M. di Savoia, Via S. Pansini, Via Ten. Ragno, Via Madonna dei Martiri, Vico 20° Madonna dei Martiri, sarà inibito l’accesso e la circolazione sempre dalle ore 20,00 del 19 aprile p.v. al 20 aprile sino al completo deflusso dei fedeli. Il transito sulle strade che perimetrano la zona riservata o zona gialla (Via Piave, Trieste, Cavallotti, Respa, Margherita di Savoia da Comando Vigili a V. Emanuele, S. Pansini, Ten Ragno, Via Madonna dei Martiri) sarà consentito sino alle ore 7.00 del 20 aprile e riprenderà dopo il completo deflusso dei Fedeli. ZONA EVENTO - Papa Francesco celebrerà la Santa Messa su un palco che sarà realizzato sulla sede stradale prospiciente il monumento al marinaio posto su banchina San Domenico. Papa Francesco saluterà tutti i fedeli presenti lungo il percorso e sui balconi di: Banchina Seminario, Banchina San Domenico, Trav. San Domenico (sino alla nuova Capitaneria), C.so Dante, P.zza Garibaldi. La zona dell’evento sarà attraversata da un camminamento largo 4 metri delimitato da transenne entro cui transiterà Papa Francesco a bordo della papa mobile e sarà suddivisa in settori. VEICOLI AUTORIZZATI - Saranno autorizzate al transito veicolare nelle aree descritte sopra esclusivamente le seguenti categorie di veicoli: di emergenza; di Sicurezza Pubblica; adibiti al soccorso stradale scortati da forze dell’ordine. DIVIETO DI SOSTA CON RIMOZIONE - Dalle 13,00 di giovedì 19 aprile alle 16,00 di venerdì 20 aprile sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata (inclusi ciclomotori, motocicli e biciclette, comprese le rastrelliere) in tutta la zona dell’Evento. CONFERIMENTO RIFIUTI - All’interno delle aree interessate dall’evento è assolutamente vietato il conferimento dei rifiuti organici programmato per la sera del giovedì 19 e la mattina di venerdì 20 aprile 2018. Si dovrà conferire obbligatoriamente la sera di venerdì 20 aprile il conferimento dell’umido unitamente al conferimento della plastica. Pertanto è vietato esporre i relativi contenitori e/o buste all’esterno delle abitazioni. Dal sabato 21 aprile riprenderà il conferimento ordinario. I TRASPORTI PUBBLICI - La visita di Papa Francesco a Molfetta comporterà variazioni anche ai servizi di trasporto pubblico in relazione ai provvedimenti di mobilità per garantire le necessarie misure di sicurezza. Tutte le deviazioni previste nelle giornate di giovedì 19 aprile e di venerdì 20 aprile saranno riportate sul sito dell’ASM, MTM, del Comune e della Diocesi e comunicate all’STP. In particolare, nei giorni precedenti la visita del Papa, per consentire le operazioni di montaggio del palco e di transennamento delle strade e la messa in sicurezza degli accessi all’area interessata dall’evento, si renderanno necessarie modifiche dei percorsi utili al transito dei pullman di linea. DOVE ACQUISIRE LE INFORMAZIONI - Tutte le informazioni saranno disponibili sul sito del Comune di Molfetta e della Diocesi. Sul sito del Comune di Molfetta e della Diocesi, sarà installata una piattaforma sito web www.papafrancescoamolfetta.it e www.papamolfetta.it ed è attivo il numero verde 800.99.88.78 Dal sito si potrà accedere per la prenotazione obbligatoria dei pass e del luogo dove parcheggiare l’automezzo con il quale è previsto l’arrivo a Molfetta, con indicazione del numero dei pellegrini, della provenienza, del nominativo del conducente e del Responsabile del Gruppo corredato di documento di riconoscimento. Gli Automezzi non accreditati non potranno parcheggiare in alcuna delle aree sotto indicate. All’atto della prenotazione, oltre al pass, verrà assegnato il settore all’interno del quale si assisterà alla celebrazione della S. Messa. AREE PARCHEGGIO AUTO E BUS AREA DI SCAMBIO P01 PER BUS AREA ANTISTANTE MULTISERVIZI/MERCATO ORTOFRUTTICOLO ( VIALE DEI CROCIATI AREA DI SCAMBIO) P02 PER BUS COMPLANARE NORD/MERCATO ORTOFRUTTICOLO (VIA BERLINGUER M.D. AREA DI SCAMBIO) P03 PER BUS VIA MAESTRI D’ASCIA (VIA CADUTI DEL LAVORO AREA DI SCAMBIO) P04 AUTO VIA TOMMASO SALVEMINI P05 PER BUS PARALL. MADRE TERESA DI CALCUTTA/VIA DEI SALESIANI (VIA S. MARIA MAZZARELLO AREA DI SCAMBIO) P06 PER BUS VIA MONS. BELLO/COMPLANARE EST (V.LE GIOVANNI XXIII AREA DI SCAMBIO) P07 AUTO L.GO PAUL HARRIS/COMPARTO 5 P08 PER BUS VIA BETTINO CRAXI (VIA SALVUCCI AREA DI SCAMBIO) P09 PER BUS VIA T. FIORE/VIA TRATTATI DI ROMA (VIA BERLINGUER AREA DI SCAMBIO) P10 PER BUS PARCH. TORRE GAVETONE (STAZ. SERVIZIO ENI PARCH. PAOLO POLI AREA DI SCAMBIO) P11 AUTO S.TA VIC. TORRE ROTONDA P12 AUTO PARCH. CAMPO DI CALCIO PETRONE P13 AUTO LUNG. M. A. COLONNA P14 BUS SECCA DEI PALI P15 AUTO OSPEDALE DEI CROCIATI ZONE DI INTERSCAMBIO - Sono state individuate zone di interscambio indicate in tabella, solo per i PULLMAN e non per le autovetture. Le autovetture private dovranno essere parcheggiate nelle zone ad esse dedicate e gli occupanti dovranno raggiungere a piedi il luogo dell’evento. I pellegrini provenienti in Pullman dovranno scendere nelle zone di interscambio, indicate all’atto della prenotazione e raggiungere a piedi il luogo dell’evento. Dalle stesse zone si dovrà ripartire. Inoltre la Direzione dell’Outlet mette a disposizione i parcheggi per 2500 auto, istituendo il servizio di bus-navetta. L’afflusso e il deflusso dei Pullman, da e per le zone di interscambio, sarà regolamentato da personale all’uopo dedicato che con mezzi di comunicazione gestirà i flussi per evitare ingorghi. In relazione alla direzione di provenienza sono individuate le seguenti zone di interscambio ed i varchi di accesso alla zona dell’evento che potranno essere superati solo col pass e documento di identità, il cui possesso è obbligatorio per tutti coloro i quali hanno una età superiore ai quattordici anni compiuti: Varchi di accesso Est (direzione Giovinazzo-Bari) zona di interscambio: Parrocchia Madonna della Pace, Caserma Carabinieri, Parcheggio Stadio Paolo Poli, Piscina Comunale, Stazione di Servizio ENI - Via Giovinazzo, Bar Stadio; Sud (Direzione Terlizzi - Uscita SS16bis - Molfetta Centro - Autostrada A14) zona di interscambio: Via Achille Salvucci altezza Supermercato MD, Via Achille Salvucci (area prospiciente ingresso vecchia Chiesa), Via Gen. Dalla Chiesa, Scuola Elementare Via Berlinguer; Sud-Ovest (Direzione SP Ruvo-Molfetta) zona di interscambio: Nuovo ingresso Polivalente, Via Matteo Altomare, Via Cagliero, Via Papa Giovanni XXIII, Via Poggioreale; Ovest (Direzione Bisceglie Uscita SS 16bis - Molfetta Nord) zona di interscambio: Basilica Madonna dei Martiri, Secca dei Pali, Mercato ex Mattatoio, Stazione di servizio Esso, Via C.do Salvemini (altezza ambulatorio Lovero), Via Caduti sul Mare (altezza Scuola Arbusto). Aree destinate al parcheggio per i residenti: VIA VITTIME DI NASSYRIA VIA DON MINZONI VIA FRANCESCO CARABELLESE VIA GIOVINAZZO LATO IPSAR VIA GIOVINAZZO LATO FAMILA PARCHEGGIO PISCINA COMUNALE VIALE XXV APRILE VIA UGO LA MALFA AMBO I LATI VIA FRANCESCO SAMARELLI AMBO I LATI ALTEZZA PARCO VIA CARDINAL CAGLIERO VIA ALDO FONTANA VIA MADRE TERESA DI CALCUTTA AREA RIDOSSO VIA DOSSETTI VIA MONTINI VIA P. TOGLIATTI ANG. VIA G. ROSSA VIA SANTA MARIA MAZZARELLO VIA CAV. DI VITTORIO VENETO VIA SANDRO PERTINI VIA PAPA GIOVANNI XXIII VIA M. TRIDENTE VIA PAPA INNOCENZO VIII VIA SAN PIO X VIA CORRADO SALVEMINI SVOLGIMENTO DELL’EVENTO - La visita di S.S. Papa Francesco si svolgerà venerdì 20 aprile 2018 dalle ore 9,30 alle ore 12,30 con la celebrazione della S. Messa su apposito palco in C.so Dante, realizzato per l’occasione e visibile da Banchina Seminario, C.so Dante e Banchina San Domenico. Sua Santità Papa Francesco atterrerà in elicottero nei pressi di Cala S. Andrea in Molfetta presumibilmente alle ore 10.15 di venerdì 20 aprile 2018 accolto dal Vescovo e dal Sindaco. Successivamente a bordo della papamobile dal Duomo, Banchina San Domenico sino alla nuova Capitaneria, Via Dante, P.zza Garibaldi intorno alla Villa Comunale e ritorno attraverserà l’area dell’evento per un contatto diretto e un saluto ai pellegrini intervenuti; di seguito avrà inizio la Santa Messa. Dopo la celebrazione della Santa Messa il Pontefice raggiungerà nuovamente Cala S. Andrea per il rientro in Vaticano (intorno alle ore 12.30). La durata della cerimonia sarà di circa 2 ore e sarà necessario prenotare i pass per accedervi e parteciparvi esclusivamente in piedi, all’interno della zona dell’evento: C.so Dante, Banchina Seminario, Banchina San Domenico sino alla Nuova Capitaneria, P.zza Garibaldi, (zona entro cui si sposterà il Papa con la papa mobile e si svolgerà la Santa Messa). E’ ammesso l’uso di sgabelli di cartone. I pass sono gratuiti, ma indispensabili sia per una esigenza organizzativa che per garantire la sicurezza dei partecipanti. Nessuno potrà accedere al luogo dell’evento se sprovvisto di pass e di documento di riconoscimento. Possono richiedere pass tutti i cittadini a partire dai 14 anni di età compiuti; altresì i minori sotto i 14 anni dovranno essere obbligatoriamente accompagnati. COME PRENOTARE I PASS - I pass sono gratuiti, ma indispensabili. Nessuno potrà accedere al luogo dell’evento se sprovvisto di pass e di documento di riconoscimento. Per richiedere i pass è obbligatorio utilizzare il portale dedicato utilizzando l’apposito modulo di richiesta indicando: - Numero dei pass richiesti - Nome/Gruppo (nel qual caso anche il Responsabile del gruppo) - Indirizzo postale e città di provenienza - Telefono ed indirizzo e-mail Tutti i proprietari degli appartamenti prospicienti la zona dell’evento e i residenti nell’area di massima sicurezza (dell’evento) dovranno richiedere dal sito gli appositi pass per ospiti e familiari. Ogni residente potrà richiedere il numero di pass pari al numero di persone da ospitare. Solo queste persone preliminarmente autorizzate potranno pertanto accedere all’area dell’evento dai varchi predeterminati. Sarà emanata apposita ordinanza sindacale mediante la quale si andrà a limitare l'affollamento sui balconi e sulle terrazze delle abitazioni che si affacciano sui luoghi dell'evento, in relazione alla vetustà degli edifici e all’indisponibilità di dati effettivi sulla staticità degli immobili privati. INFORMAZIONI PRATICHE - Per entrare all’interno dell’area di massima sicurezza, oltre ad esibire obbligatoriamente il pass e il documento d’identità (senza pass non si potrà accedere), bisognerà sottoporsi al controllo di sicurezza, che avverrà, in tutti i varchi di accesso, tramite steward abilitati all’uso del metal detector. Si consiglia di arrivare almeno 5 ore prima rispetto all’inizio della celebrazione, per garantirsi l’accesso al settore assegnato, all’interno dell’area destinata all’evento. Particolare attenzione verrà posta agli anziani, alle persone disabili, agli ammalati. Per tali categorie sarà riservata un’area dedicata. Per accedervi gli stessi dovranno accreditarsi presso la Curia Vescovile, dotandosi di pass e documento di identità. VIE DI AFFLUSSO E DEFLUSSO E VARCHI - Saranno indicate in loco, con apposita segnaletica, le vie di afflusso e deflusso e i percorsi per l’accesso ai varchi. IMPIANTO AUDIO E FILODIFFUSIONE - Prima dell’evento saranno date informazioni utili ai partecipanti e, in caso di necessità saranno fornite le giuste informazioni alla gente per evitare situazioni di panico. Tale impianto sarà collegato ad una centrale operativa (Protezione Civile Locale o Prefettura). MAXISCHERMI - Saranno installati diversi maxischermo per agevolare la partecipazione al grande evento. BAGNI CHIMICI Saranno conformi alle linee guida del Ministero della Salute Circolare del 31 ottobre 2007 ed il numero di postazioni necessario sarà individuato con l’ausilio della ASL. I Bagni chimici saranno posizionati all’interno della zona dell’evento, nelle zone parcheggio e nelle zone di interscambio. PUNTI DI DISTRIBUZIONE ACQUA DA PARTE DEI VOLONTARI - Alcuni volontari saranno preposti alla distribuzione di bottigliette d’acqua minerale da ½ litro, in caso di necessità. MEZZI DI SOCCORSO E PUNTI DI PRIMO SOCCORSO - Saranno allestiti punti fissi di primo soccorso presidiati da personale medico e posizionate ambulanze pronte a partire in caso di necessità. SEDUTE - L’evento sarà vissuto in piedi. Tuttavia sarà consentito introdurre sgabelli di forma quadrata realizzati interamente in cartone. ALTRE INFORMAZIONI UTILI A CHE ORA APRONO I VARCHI DI ACCESSO? I varchi aprono alle ore 04:00. Si ricorda di utilizzare il VARCO di ACCESSO indicato nel PASS per accedere facilmente al SETTORE. DOVE POSSO PARCHEGGIARE? A Molfetta si potrà parcheggiare esclusivamente nel PARCHEGGIO designato all’atto della acquisizione del pass. Si ricorda che non sarà ammesso l’accesso ai veicoli privi di PASS. COME SI RAGGIUNGE IL SETTORE INDICATO NEL PASS? Il luogo dell’incontro con il Pontefice è raggiungibile esclusivamente a piedi, perciò dalle aree di parcheggio dovrà seguirsi un percorso che verrà indicato da appositi cartelli o da personale presente lungo il tragitto. Per i pellegrini ANZIANI e DISABILI con RIDOTTA MOBILITA’ si consiglia di contattare la Diocesi. SI PUÒ PORTARE UNO ZAINO? Si, ma sarà controllato. SI POSSONO PORTARE BOTTIGLIE O LATTINE? È possibile portare solo bottiglie di plastica. Non è possibile portare lattine o bottiglie di vetro. COSA È VIETATO? E’ severamente vietato introdurre valigie, trolley, borse e zaini più grandi di 10 litri, bombolette spray (antizanzare, deodoranti, creme solari, etc…), trombette da stadio, armi, materiale esplosivo, artifizi pirotecnici, fumogeni, razzi di segnalazione, pietre, coltelli o altri oggetti da punta o taglio; catene, bevande alcooliche di qualsiasi gradazione; sostanze stupefacenti, veleni, sostanze nocive, materiale infiammabile; accedere e trattenersi in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; introdurre o vendere all’interno dell’impianto bevande contenute in lattine, bottiglie di vetro, borracce di metallo; introdurre animali di qualsiasi genere e taglia; bastoni per selfie e treppiedi; ombrelli e aste; strumenti musicali, apparecchiature per la registrazione audio/video; macchine fotografiche professionali e semiprofessionali; videocamere, gopro, ipad e tablet; biciclette, skateboard, pattini e overboard; tende e sacchi a pelo; tutti gli altri oggetti atti ad offendere; droni e aeroplanini telecomandati. Sarà inoltre vietato: esporre materiale che ostacoli la visibilità agli altri spettatori o che interferisca con la segnaletica di emergenza o che, comunque, sia di ostacolo alle vie di fuga verso le uscite; svolgere qualsiasi genere di attività commerciale che non sia stata preventivamente autorizzata, per iscritto, dall’Amministrazione Comunale. BISOGNA SOTTOPORSI AL CONTROLLO SICUREZZA? SI, per entrare all’interno dell’area in cui il Santo Padre celebrerà la S. Messa, oltre ad esibire obbligatoriamente il PASS (senza PASS e documento di riconoscimento non è ammesso l'accesso), bisogna sottoporsi al controllo della sicurezza, che avverrà in tutte le porte di accesso, a mezzo hostess/steward abilitati all’uso del metal detector. Si consiglia di arrivare in tempo utile, rispetto all’inizio della celebrazione, per garantirsi l’accesso all’interno dell’area destinata all’evento. CI SARANNO I SERVIZI SANITARI? Si e saranno segnalati. Personale preposto interverrà in caso di necessità. A CHI RIVOLGERSI PER LE INFORMAZIONI SULLE PROCEDURE DI ACCESSO? Saranno predisposti info point mobili in prossimità dei varchi di accesso alla zona della manifestazione con personale qualificato ed edotto sulle procedure di accreditamento, servizi, programma della manifestazione e distribuzione di materiale dedicato ai partecipanti. Tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito del Comune e della Diocesi di Molfetta. Saranno altresì presenti gruppi di volontari che si occuperanno dell’accoglienza, del servizio d’ordine e dell’animazione, favorendo gli accessi. Alcuni volontari saranno preposti alla distribuzione di bottigliette d’acqua minerale da ½ litro, in caso di necessità. A CHI RIVOLGERSI PER LE EMERGENZE? Saranno ovunque presenti le Forze dell’Ordine e saranno allestiti 4 punti fissi di primo soccorso presidiati da personale medico e posizionate ambulanze pronte a partire in caso di necessità. Saranno presenti IMPIANTO AUDIO E FILODIFFUSIONE, collegato con una centrale operativa (protezione civile locale o prefettura), che il personale preposto potrà utilizzare per dare istruzioni e, in caso di necessità fornire le giuste informazioni alla gente per evitare situazioni di criticità. NORME DI SICUREZZA PER GLI ABITANTI NELL'AREA DELL’EVENTO. Le forze dell’ordine eserciteranno un attento controllo per un corretto uso dei balconi che solitamente sono sovraffollati e, al fine di evitare possibili situazioni di pericolo, interverranno immediatamente per far rispettare le norme di sicurezza indicate di seguito: non spingere contro le inferriate e non più di due persone per metro quadro rispetto alla superficie del balcone o veranda, fermo restando che dovrà essere impedito, in modo assoluto, l'accesso ai tetti non calpestabili o sprovvisti di parapetto di altezza non inferiore ad 1 metro e ai cornicioni. Sito per la prenotazione dei pass. Numero Verde 800.99.88.78 Per informazioni ed assistenza rivolgersi all’Ufficio Staff Sindaco: 0809956335 – 0809956338 Papa Francesco per don Tonino a Molfetta. Il vademecum del pellegrinaggio. www.papafrancescomolfetta.it/informazioni-utili www.papamolfetta.it
Bitonto. Giovedì 12 aprile, alle ore 11, nella Sala degli Specchi a Palazzo di Città (Bitonto - Corso Vittorio Emanuele II n. 41) si terrà la conferenza stampa di presentazione della XXII edizione di Monumenti Aperti, che arriva quest’anno per la prima volta in Puglia, a Bitonto. La manifestazione, infatti, avrà inizio il 14 e 15 aprile a Bitonto, recente finalista per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020, per poi proseguire in cinquantanove comuni della Sardegna. Chiusura in Emilia Romagna in ottobre a Ferrara e Copparo. Il programma della due giorni bitontina, durante la quale centinaia di studenti racconteranno il patrimonio artistico cittadino con l’apertura gratuita dei monumenti, e della manifestazione nazionale sarà presentato ai giornalisti dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, dall’assessore al Marketing territoriale, Rocco Mangini, dall’assessore ai Beni culturali, Rosa Calò, dal presidente dell’Accademia Vitale Giordano, Silvio Vacca, e (in collegamento skype da Cagliari) dal presidente di Imago Mundi onlus (ideatrice e organizzatrice della manifestazione), Fabrizio Frongia. Saranno presenti i referenti delle scuole cittadine coinvolte attivamente nella manifestazione.